Se state pianificando un viaggio in Thailandia, una delle prime cose che probabilmente vi verrà in mente sarà la sua valuta: il Baht thailandese (THB). Questa moneta, con le sue note vivacemente colorate e le monete di varie dimensioni, è un elemento fondamentale della vita quotidiana nel “Paese dei Liberi”. Ma qual è la storia di questa valuta e come funziona nel contesto economico attuale?
Storia del Baht
Il Baht ha una storia lunga e affascinante che risale all’antico Regno di Siam. La parola che da il nome alla moneta, in Thai significa “peso” e originariamente si riferiva a un’unità di peso di circa 15 grammi utilizzata per i metalli preziosi come l’argento e l’oro. Il Baht come moneta è stato introdotto nel XVIII secolo, inizialmente come monete d’argento.
Il sistema monetario si è evoluto nel corso dei secoli, passando attraverso varie riforme. Il moderno sistema monetario fu formalmente adottato durante il regno di Re Chulalongkorn (Rama V) nel XIX secolo, come parte dei suoi sforzi di modernizzazione del paese. Nel 1897, la Tailandia introdusse un nuovo sistema monetario con il Baht come unità principale e il Satang come sua frazione.
Caratteristiche della moneta thailandese
Il Baht oggi si presenta sia in forma di banconote che di monete. Le banconote sono colorate in modo vivace e presentano l’immagine del re defunto Bhumibol Adulyadej (Rama IX), amato e rispettato dalla popolazione thailandese. Dal 2018, le nuove banconote raffigurano il Re Maha Vajiralongkorn (Rama X). Le banconote sono disponibili in denominazioni di 20, 50, 100, 500 e 1000 baht.
Le monete, d’altra parte, sono disponibili in denominazioni di 1, 2, 5 e 10, così come 25 e 50 Satang. Ciascuna moneta presenta l’immagine del re sul dritto e simboli nazionali o monumenti storici sul rovescio.
Il Baht nell’Economia Contemporanea
Come valuta di una delle “Tigri asiatiche”, economie emergenti nel sud-est asiatico, il Baht svolge un ruolo cruciale nell’economia regionale. La Tailandia è uno dei maggiori esportatori mondiali di riso, pesci e frutti di mare, automotive e componenti elettronici, rendendola una moneta fondamentale per il commercio internazionale.
Tuttavia, la valuta è soggetta a fluttuazioni in base a vari fattori economici globali e locali. Ad esempio, la crisi finanziaria asiatica del 1997, conosciuta anche come “crisi del Baht”, ha visto una forte deprezzamento della valuta che ha portato a una crisi economica regionale.
In conclusione, il Baht thailandese è più di una semplice moneta. È un simbolo della sovranità e dell’indipendenza economica della Tailandia, un riconoscimento del suo passato storico e un attore chiave nella sua attuale prosperità. Che siate visitatori o investitori, comprendere questa valuta è essenziale per capire la Thailandia.
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